lunedì 13 aprile 2020

Ma non doveva essere nana?

Qualche mese fa, su fortissime insistenze di Gaia «ti prego ti prego ti prego»,  abbiamo adottato, perché gli animali non si comprano, si adottano, un coniglietto. Pare sia più bello dire così. Certamente si tratta di un verbo che elimina il concetto di possesso, o per lo meno lo attutisce molto per dare enfasi a quello che tra uomini e animali spesso si tramuta in un bel rapporto di affetti e di compagnia reciproca.
Un coniglio ariete nano, per essere precisi. Perché un coniglio?
Un cane sarebbe stato troppo impegnativo, portarlo fuori tre o quattro volte al giorno. Col caldo e col freddo. In salute e in malattia. In ricchezza e povertà. Perché in fondo avere in casa un animale é un po' come sposarsi. No, un attimo, lasciate che mi spieghi. Non che le mogli o i mariti siano degli animali, anche se delle volte...io intendo che non è obbligatorio sposarsi o avere degli animali in casa, ma se si decide di fare il passo, allora lo si deve fare fino in fondo. Con serietà e impegno. E ovviamente con amore. Se no lasciate perdere.
Un gatto sarebbe stato un alternativa valida al cane ma l'idea delle sue unghie su divano, sedie, tavolo, poltrone. No. Non che io sia un patito della perfezione asettica di un appartamento anzi, una casa viva é proprio quella in cui il divano é un po' sfondato esattamente con le forme del mio sedere nel mio angolino preferito. Le gambe del tavolo hanno qualche sbucciatura tipo ginocchia dei monelli di strada di tanti anni fa, quando ancora c'erano quelle figure ormai leggendarie. Sostituite ai giorni nostri dall'homus technologicus. Ginocchia sane, pollici martoriati.
Ma torniamo al mio coniglietto. Iniziamo dal nome di battesimo: Trilly.
Che sarebbe stata una convivenza difficile doveva già essere chiaro quando le ragazze mi hanno dato l'indirizzo dell'allevamento dove saremmo dovuti andare a prenderla. In Trentino ed esattamente in un paesino della Val di Non. E certo. Per noi che viviamo alle porte di Milano, la scelta del Trentino é sicuramente la prima che viene in mente anche a voi, no?
Era un batuffolo fulvo di una dolcezza commovente, stava quasi nel palmo di una mano. E in effetti è quello che ci si aspetta dalla sua razza : ariete nano, é giusto che siano piccoli. Ma poi, mentre ragionavo su nomi e dimensioni, l'occhio mi é scappato verso una gabbia accanto e ho visto un coniglio che mi è parso un Golia. Con tutta la mia proverbiale ingenuità ho chiesto all'allevatore :«Ah, vedo che avete anche altre razze. Questi sono più grandi».
Lui mi ha guardato con un sorriso compassionevole e mi risponde:«No, quella è la mamma».
Allora, io non sono un genio ma di genetica una cosa la so, perché era quello che ci dicevamo da ragazzi quando ci piaceva una ragazza.
«Scopri com'è sua madre e saprai come diventerà lei tra 20 o 30 anni».
Mi stavo portando a casa Godzilla.
In questi mesi è cresciuta, si è allungata ma è rimasta dolcissima come il primo giorno. Un morbido peluche. Non si può non volerle bene. E passi che è ghiotta dei miei libri. Come me del resto, entrambi "li divoriamo".
E passi che essendo un animale notturno mi tiene sveglio con il rumore dei suoi passetti, con il raschiare delle sue sciabole, altro che unghie, su ogni superficie che possa far stridere. E passi che si é sgranocchiata l'album del matrimonio. Come dici ? canta che ti passa ? certo, lo farei. Se avessi ancora il mio stereo. Ma il caro esserino si è mangiata anche i cavi dello stereo. Lasciandomi senza musica in casa.
Passi tutto. Ma quando si è pure mangiata gli orli dei miei jeans nuovi...beh, devo essere sincero, per qualche secondo me la sono immaginata al forno con le patate.
Ma poi passa, e si perdona, come si perdona un figlio piccolo che coi pennarelli vi ha rifatto a modo suo una parete in camera da letto.
Entrambi innocenti. Che, quando li sgridate, vi guardano con lo stesso sguardo che dice «Non sono stata io. Quando sono arrivata era già così».
E allora cosa devo fare ? Niente, in effetti erano anni che non avevo un paio nuovo di jeans corti per l'estate.


2 commenti:

  1. Simpatica Trilly!! Porta pazienza, alla fine saranno più gioie che dolori.

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  2. Ogni tanto passo ancora di qua per un saluto veloce...
    un abbraccio
    Walter

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