giovedì 30 giugno 2022

Idoli

Fin da piccolo non ho mai avuto un eroe o un idolo da seguire. Non avevo il classico poster in cameretta con la foto di un cantante o uno sportivo o di un qualsiasi personaggio famoso.

I miei eroi da piccolo semmai erano quelli dei fumetti, Devil o Zagor per esempio, ma persone in carne ed ossa direi proprio di no.

Non so bene il motivo, penso che un eroe, dal mio punto di vista, debba essere un esempio, un riferimento da seguire per migliorare se stessi. Per questo non basta essere un grande cantante o un fenomenale sportivo. Devi essere anche un grande uomo o donna, a tutto tondo. Anche e soprattutto nella vita al di fuori del tuo contesto professionale.

Per cui, nessun IDOLO per me.

Ci sono stati sportivi che mi hanno emozionato, che mi hanno fatto battere più forte il cuore, che mi hanno trascinato nelle loro grandi imprese facendomi saltare sul divano.

Questo sì, questi li ho avuti. Mi vengono in mente Julius Erving ( il mitico Doctor J ) dei Philadelfia 76ers, perchè era elegante in ogni sua movenza e non l'ho mai visto sopra le righe verso gli avversari. Era solo un grande campione che volava sul parquet in partite con altri grandi campioni dell'NBA.

Impazzivo per Marco Pantani. L'ho sempre pensato un cuore puro, un lottatore forte e allo stesso tempo così fragile. Ogni suo scatto su pendenze impossibili era un extra sistole, ma me li sono goduti tutti.

Roberto Baggio. Beh, si vedeva che era un giocatore straordinario, era chiaro, ma poi l'ho visto giocare dal vivo, solo una volta, e in quel momento è stato evidente che rispetto agli altri era un'altra cosa, come toccava la palla, come si muoveva. Un vero fuoriclasse.

Valentino Rossi. Un altro extra terrestre. Forte e determinato, una vita su una moto ai massimi livelli, capace di vincere, di perdere e soprattutto di essere un grandissimo personaggio il cui vuoto difficilmente potrà venir riempito in breve tempo nel circus.

Tutti grandissimi, tutti per me importanti, ma non credo se li avessi beccati in giro, per strada, gli sarei corso dietro per farmi fare un autografo o per scattare una foto con loro.

E poi ieri c'è stata la 10 KM di nuoto ai mondiali di Budapest. E ancora una volta Paltrinieri, Greg, ha sfoderato una prova, e con essa una medaglia d'oro, che ha strappato applausi e emozioni forti.

Gregorio è un nuotatore, un ragazzo che va oltre mille difficoltà, a questi mondiali ha vinto 4 medaglie, ha fatto le olimpiadi alla grande pur essendo uscito da pochi giorni dalla mononucleosi. Ho colleghi che l'hanno fatta e, a parte essersi fatti vedere in ufficio dopo un mese, al rientro erano degli stracci. Lui è andato alle Olimpiadi e ha vinto medaglie.

 Perde e si carica per vincere la gara dopo. Ha sempre una grande lucidità ed onestà nell'analizzare le buone e le cattive gare ( poche ) senza cercare scuse o alibi. Dimostrando di essere un grande atleta ed una persona seria.

Ecco, se incrociassi Paltrinieri per strada sono certo che andrei a stringergli la mano, magari poi possiamo fare solo gomito contro gomito per sto cazzo di covid, ma il concetto rimane quello.

Grande Greg