martedì 29 maggio 2012

Milano.

Milano è la città dove sono nato e dove vivo, non si può dire che sia una bella città, non la annovererei di sicuro tra le dieci città più belle d’Europa, e forse neanche d’Italia, al limite della Lombardia ecco, ma solo perché un po’ ci sono affezionato alla mia città. Milano però, nonostante tutto, ha i suoi pregi, i suoi lati, come dire, gradevoli.
Ha il castello Sforzesco, maestoso e imponente. Il Duomo, cattedrale gotica eternamente in manutenzione. Ha “L’ultima cena” di Leonardo e tante altre piccole grandi chicche che un turista medio può ritenere cosa buona e giusta da visitare.
Milano è famosa nel mondo per la moda e per la finanza. Per l’amaro Ramazzotti e il rito dell’aperitivo. Per le due scale, quella del calcio e l’altra, dove si canta e si balla allegramente e una volta all’anno si riempie di personalità di spiccata fama, integrità morale e buon gusto.
Milano è famosa per il panettone e per la nebbia.
Ma quello che rende davvero particolare Milano nelle ingenue menti dei non milanesi sono alcuni dettagli, divenuti col tempo il vero marchio di fabbrica della città che non dorme mai.
Già perché Milano rappresenta nell’immaginario collettivo la città sempre di corsa, dove tutto viene fatto per bene e in fretta, dove le persone le vedi scappare trafelate da un posto all’altra manco fossero inseguite da branchi di trader affamati. Dove tutto viene fatto secondo una logica chiara, cristallina, come direbbe Elio : inattaccabile.
 E qui casca l’asino.
Sì perché Milano ha delle peculiarità che come minimo ti spiazzano, ti lasciano attonito e in un bagno di sudore.
Avete presente Piazza della Scala ? bene. Qual è la statua che svetta imperiosa in mezzo alla piazza? La statua di Leonardo da Vinci. E allora uno si dice, va  beh, ci può stare. Infatti.
Ma esiste una piazza Leonardo da Vinci a Milano? Esiste e ha la sua bella statua : Eugenio Villoresi, quello del canale.
E allora il dubbio ti assale e ti viene da guardarti un po’ intorno, e scopri che anche in piazza Buonarroti ( avete presente Michelangelo ? immortale artista del rinascimento? ) c’è una bella statua ma non è quella che ci si aspetta, a meno che non vi aspettiate di trovarci quella di Giuseppe Verdi.
In via Giuseppe Verdi del resto non ci sono statue né effigi, e forse è giusto così.
E che dire dello sguardo severo del Manzoni che squadra malevolo i passanti da piazza San Fedele, o del Parini che avvolto nello scialle della nonna fa bella mostra di se in piazza Cordusio.
Lasciando via Manzoni e via Parini spoglie di ogni ornamento, non fosse per il cinema Manzoni e il liceo Parini.
Garibaldi in groppa al suo cavallo sembra non fare molto caso al fatto di trovarsi in piazza Cairoli anziché in corso Garibaldi.
Ma sarebbe stato bene anche in piazza Risorgimento, ma purtroppo era già occupata, da Cavour ? no, per fortuna Cavour lo hanno messo in piazza Cavour.In piazza Risorgimento c’è la statua San Francesco d’Assisi. Ovvio.
Oppure potevano parcheggiarlo in corso Indipendenza, ma l’indipendenza in fondo è solo una bugia, e forse è per quello che ci hanno messo un monumento a Pinocchio.
Ma ad essere onesti ci sono anche piazze che portano il nome della statua o del monumento che ospitano e viceversa, non è che viene fatto tutto a caso a Milano. Ogni cosa ha una sua logica.
E a proposito di logica, mi piace sottolineare la geniale invenzione del lavaggio strade.
Ma secondo voi, le automobili hanno davvero bisogno di una carreggiata lavata e incerata per avanzare sicure nella giungla d’asfalto ? Milano è una città dove circolano più SUV che utilitarie, forse che questi pachidermi inutili, anzi dannosi, fanno pure gli schizzinosi? “Ah guarda, io se la strada non è lucida lì non ci passo, non ho nessuna intenzione di sporcarmi gli pneumatici”.
Cioè, io sui marciapiedi devo fare lo slalom tra deiezioni canine, impetuosi torrenti di urina e spazzatura varia manco fossi Alberto Tomba, e loro fanno il lavaggio delle strade? Come dicevo : geniali.
Milano è una città sempre di corsa ? ma dove ? uno già esce di casa incazzato per la giornata che sta iniziando e tutto ad un tratto, girato l’angolo, si rimane imbottigliati dietro al camion della nettezza urbana che, tra sbuffi di pistoni, urla di immondizia stritolata e tanfo di morte se ne sta bloccato nel mezzo di vie a senso unico alle 8 e mezza della mattina. E gli automobilisti dietro, sempre più incazzati, con la vena sulla fronte che pulsa minacciosa, pronta ad esplodere.
 Che bella Milano, così in movimento eppure così perennemente incastrata nel traffico. Così sporca ma anche così pulita, o almeno con le mani pulite. Così modaiola e allo stesso tempo fuori corso, come la logica, che sembra non appartenere più al genere umano.
E come diceva Alberto Fortis nella sua canzone "Milano e Vincenzo" :
Mi piacciono i tuoi quadri grigi
le luci gialle, i tuoi cortei
oh Milano, sono contento che ci sei.
Vincenzo dice che sei fredda,
frenetica senza pieta'
ma e' cretino e poi vive a Roma, che ne sa?

e se avesse ragione Vincenzo ?

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