giovedì 17 maggio 2012

Farfalle a Milano


Ecco, iniziamo dalle cose semplici. La copertina del romanzo.
Come nasce ?
L'editore mi scrive una mail: "ci devi fornire una copertina, o ne hai una tua o ne puoi scegliere una tra quelle del nostro Data Base".
Io ho cercato dentro di me, ma non ne ho trovate. Il loro Data Base contiene 1000000 di foto, non ne trovo neanche una che mi piaccia...e le ho guardate tutte!
Ah, dimenticavo, l'immagine la volevano entro 4 giorni.
Ad un tratto so esattamente cosa fare, a chi rivolgermi per risolvere questo problemuccio, al mio amico Olivier.
Lo chiamo, lui ha letto il manoscritto e quindi conosce la storia.
Gli spiego a sommi capi come vorrei che fosse l'immagine, mi dice "non so se ce la faccio, sono anni che non disegno, non ho molto tempo libero".
Gli dico, cercando di nascondere  le lacrime da coccodrillo che mi solcano il viso copiose : "Ti prego, mi serve entro 3 giorni".
Mi risponde "eh che cazzo! e poi ? ti devo anche lavare la macchina?".
E inizio a temere di averlo perso e ancora peggio, ho paura che voglia farmi del male, non è un caso che Olivier sia conosciuto dai più con il simpatico pseudonimo di Psycho.
Gli offro in cambio del disegno una moto sega da mostrare come benvenuto ai testimoni di Geova quando suonano alla sua porta e un week end romantico per due a Mortara.
Mi bestemmia dietro qualcosa in fiammingo e chiude con "vedo quello che riesco a fare....".
Tre giorni dopo ho l'immagine della copertina.
Grazie Oly, sapevo di poter contare su di te.
Per quanto riguarda invece la genesi del romanzo è tutta "colpa" di un'auto, una maledetta Ford Taunus, vecchia come i miei denti da latte, che ho visto parcheggiata lungo una strada mentre andavo al lavoro.
E' stato un attimo, all'improvvismo mi si è materializzata nella mente un'immagine e con quella apro il romanzo. Esattamente come l'ho "vista" in quel breve stato di trance in quella fredda mattina di un anno e mezzo fa.
Il resto della storia è venuta da se e spero sia di vostro gradimento.

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