Mi sento circondato, braccato.
Esco di casa e lei è lì, mi osserva immobile davanti al mio
portone.
La incrocio nel tragitto verso il lavoro: nera, ingombrante
e oscena.
Mi segue ovunque. Fermo al semaforo rosso la vedo passare,
cammino sulle strisce pedonali e lei mi si ferma a un metro di distanza,
squadrandomi con inappropriata presunzione.
Esco dal supermercato ed eccola di nuovo.
Famelica, linee squadrate e forma sgradevole.
Penso che “adesso basta”, non è possibile, non può essere
ovunque, non posso averla sempre tra i piedi, perché mi ha preso di mira,
perché continua a tormentarmi con la sua oscena presenza ?
E non venite a dirmi che nel mondo è stata venduta più di
una Fiat Freemont perché non ci crederò mai.
piccolo ma sincero...
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